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A Pfizer opzione per acquisire Vivet

Aziende Redazione DottNet | 24/03/2019 15:55

L'operazione potrà costare fino a 560 milioni di euro

Pfizer ha acquisito una partecipazione azionaria del 15% in Vivet, azienda di biotecnologie impegnata nel campo della terapia genica per il trattamento di malattie epatiche ereditarie, e si è assicurata in via esclusiva il diritto di opzione per l' acquisto di tutte le restanti azioni. Pfizer e Vivet collaboreranno allo sviluppo di Vtx-801, il trattamento di Vivet per la malattia di Wilson. La malattia di Wilson è una patologiaepatica devastante, rara, cronica e potenzialmente mortale, dovuta ad un' alterazione nel trasporto di rame nel corpo che causa gravi avvelenamenti. Nei pazienti, una mutazione monogenetica disabilita la normale via di escrezione biliare del rame che porta all' accumulo del rame in eccesso nel fegato e in altri organi, incluso il sistema nervoso centrale. Non trattata, la malattia di Wilson si manifesta con diverse forme e livelli di gravità della sintomatologia epatica (fibrosi e cirrosi), neurologica e psichiatrica, che può essere fatale e che può essere curata solo mediante trapianto di fegato.

Le terapie esistenti per la malattia di Wilson hanno un' efficacia non ottimale o determinano effetti collaterali significativi per molti pazienti. Secondo i termini della transazione, Pfizer ha pagato circa 45 milioni di euro (51 milioni di dollari Usa) al momento della firma e potrà arrivare a pagare fino a 560 milioni di euro (635,8 milioni di dollari) comprensivi del pagamento dell' esercizio del diritto di opzione ed al verificarsi di determinate condizioni cliniche, regolatorie e commerciali. Pfizer si riserva il diritto di esercitare l' opzione di acquisto del 100% di Vivet ove quest' ultima ottenga determinati risultati dalla sperimentazione clinica di fase I / II per Vtx-801. Nell' ambito dell' operazione, il senior executive di Pfizer, Monika Vnuk, Vice President, Worldwide Business Development, entrerà a far parte del consiglio di Amministrazione di Vivet. Altri termini della transazione non sono stati divulgati.

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"Accogliamo con favore Pfizer come azionista - afferma Jean-Phillippe Combal, co-fondatore e Ceo di Vivet - e partner in grado di aiutarci a far progredire i nostri sforzi per sviluppare terapie per pazienti affetti da disturbi epatici ereditari. Questo investimento dimostra il chiaro valore degli approcci innovativi di Vivet nella terapia genica". "Pfizer - aggiunge Mikael Dolsten, Chief Scientific Officer e presidente della Ricerca e Sviluppo a livello Globale di Pfizer - aspira a migliorare in maniera significativa la vita dei pazienti affetti da malattie rare. La nostra partnership con Vivet offre un' importante occasione per confermare l' impegno di Pfizer a collaborare con la comunità scientifica e ad accelerare il nostro portafoglio all' avanguardia nel campo della terapia genica diretta da Aav". Unendo le competenze di Pfizer e Vivet nella terapia genica con vettori Aav diretta al fegato nell' ambito delle malattie metaboliche, si crea un' opportunità per sviluppare un farmaco rivoluzionario in grado di migliorare significativamente la vita dei pazienti con malattia di Wilson.

"Vtx-801 potrebbe fornire un' opzione terapeutica potenzialmente dirompente per i pazienti con malattia di Wilson affrontando direttamente la causa alla base della malattia, ovvero l' incapacità di eliminare il rame a causa di una mutazione nel gene che codifica tale funzione", ha detto Seng Cheng, Senior Vicepresident e Chief Scientific Officer dell' Unità di Ricerca per le Malattie Rare di Pfizer. "Il potenziale di Vtx-801 è già stato dimostrato in modelli preclinici e la nostra partnership con Pfizer contribuirà ad accelerare lo sviluppo di Vtx-801 e a espandere le nostre ulteriori tecnologie innovative", ha concluso il co-fondatore e Chief Scientific Officer di Vivet, Gloria Gonzalez-Aseguinolaza. Oltre al programma per la malattia di Wilson, Vivet sta portando avanti anche programmi di terapia genica diretta al fegato per la colestasi intraepatica familiare progressiva (Pfic) per i difetti di escrezione biliare e la citrullinemia, per i difetti del ciclo dell' urea che porta all' accumulo nel sangue di ammoniaca e altre sostanze tossiche.

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